La maggior parte delle aziende italiane è consapevole dell’importanza che sta assumendo oggi l’Intelligenza Artificiale (AI) nel mondo dell’automazione industriale, consapevolezza non ancora profondamente diffusa all’interno di tutta l’organizzazione. Ecco perché diventa importante parlarne.
Purtroppo non vi è ancora una forte chiarezza su cosa sia concretamente e su come si possa garantire un aggiornamento costante dell’organizzazione sul fronte AI. Sapere qual è l’impatto che l’AI può avere sull’organizzazione aziendale è quindi fondamentale per sviluppare al meglio le competenze abilitanti atte a creare valore, per realizzare scelte strategiche di business e per garantire l’aggiornamento continuo delle tecnologie utilizzate.
Ma andiamo per gradi. Che cosa si intende per Intelligenza Artificiale?
L’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi e svolgere compiti e attività come potrebbe fare un umano. Si pensi al settore informatico: l’intelligenza artificiale in questo campo non è altro che la disciplina che si occupa di realizzare macchine (hardware e software) capaci di agire in maniera autonoma, in tempi brevi e analizzando grandi quantità di dati.
I primi esempi di intelligenza artificiale vengono riscontrati nei linguaggi di programmazione e nei processori grafici, per arrivare ai giorni nostri con i microchip in grado di integrare elaborazione dati e archivio degli stessi in un unico micro componente per emulare funzioni sensoriali e cognitive del cervello umano.
Le macchine oggi hanno migliorato la loro capacità di pianificazione, comprensione del linguaggio, riconoscimento di immagini e suoni, risoluzione di problemi e riconoscimento di pattern proprio grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Vi siete mai chiesti quali siano i principali ambiti applicativi dell’AI?
Tra tutti quelli più importanti noi ne abbiamo identificati due:
Cybersecurity: analisi sofisticate dei dati dell’organizzazione, di eventi e comportamenti permettono di identificare in anticipo attività che esulano da quelle che si svolgono normalmente nell’organizzazione evidenziando tutte le eventuali anomalie. Grazie all’AI si potranno mitigare i rischi, proteggere informazioni e dati importanti.
Supply Chain Management: l’analisi di una grande quantità di dati è ormai fondamentale per l’ottimizzazione e la gestione dell’intera catena di approvvigionamento e di distribuzione, permettendo così il collegamento e il monitoraggio di tutta la filiera e degli attori coinvolti. Semplificare i processi e puntare sull’integrazione degli stessi aiuta le aziende a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle proprie attività.
Un esempio di successo
Una realtà come Rockwell Automation ha investito, e investe tutt’ora, sull’intelligenza artificiale al fine di contribuire al miglioramento delle performance di business delle proprie aziende clienti riducendo le distanze tra i sistemi informativi a livello di produzione e quelli gestionali. Avendo a disposizione molteplici dati aziendali da analizzare, sarà più semplice contestualizzarli e prendere le decisioni strategiche più adeguate.
La società, infatti, investe in un fondo di innovazione e studio di co-creazione della Silicon Valley per avere una corsia preferenziale e accedere più facilmente alle applicazioni di AI per l’automazione industriale studiate da start-up tecnologiche specializzate così da poter progettare e realizzare nuovi impianti industriali e reti di fornitura flessibili, efficienti, reattivi e sicuri.
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